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Esperto mondiale di zafferano, Gianni Vinerbi รจ in campo quando si tratta di coltivare lo zafferano nella regione del Molise, in Italia… valorizzando il territorio e le applicazioni del prodotto.

Gianni Vinerbi – GUARDIANO DELLO ZAFFERANO

Gianni e l’aventura del zafferano

โ€œPer oltre 20 anni nella mia azienda ho coltivato e prodotto, con grande attenzione alla qualitร  e ai ritmi naturali della terra, zafferano. Alla scoperta di culture, metodi di coltivazione e lavorazione di questa spezia ho girato il mondo e incontrato splendide persone che mi hanno trasmesso il loro sapere. In Italia sono parte del consorzio Il Croco di Pietro Perugino e vivaista dellโ€™Associazione Zafferano Italiano.โ€

Per Terre di Confine (azienda agricola in Umbria, Italia), Gianni si occupa anche di declinare lโ€™utilizzo dello zafferano allโ€™interno di Gin e Birra.

La ricca esperienza di Gianni lo porta oggi ad essere Amministratore della tenuta agricola La Violetta (Molise, Italia). Racconta:

Gianni Vinerbi

Il zafferano รจ l’attore nascosto di tante grande ricette

Gianni ci dice:

“Nel mio girovagare ho capito che lo zafferano รจ molto sottovalutato. รˆ lโ€™attore non protagonista di molti piatti.

Consiglio vivamente di aggiungere un pizzico di zafferano nei dolci. Lโ€™avete mai provato nella crema pasticciera o alla base della crostata? Il suo sapore unico rende il dolce una vera emozione.โ€

Il sarto del’oro rosso

Lo zafferano, anche chiamato Oro Rosso poichรฉ ne ricorda il colore, รจ una delle spezie piรน preziose al mondo.

La sua storia nasce in Asia Minore, dove la coltivazione di questa spezia pregiata, citata in famose opere come le Metamorfosi di Ovidio e lโ€™Iliade di Omero, inizia ad essere protagonista di un intenso commercio verso la Grecia e lโ€™Africa settentrionale.

Oggi viene coltivato in diverse parti del mondo e nelle regioni centrali dโ€™Italia.

Gianni Vinerbi

Un attentiva cultivazione

Lo Zafferano si ottiene dagli stimmi del fiore del Crocus Sativus, appartenente alla famiglia delle piante Iridacee, ci racconta Gianni.

La sua coltivazione richiede un particolare processo:

  • โ€ข In primis la verifica del terreno dove risiederanno i bulbi. In primis la verifica del terreno dove risiederanno i bulbi. รˆ infatti importante accertarsi che la terra prescelta sia poco argillosa, intonsa, non sfruttata precedentemente da agricoltura intensiva, posizionata ad un altitudine tra i 300 e i 1000 metri sul livello del mare, esposta a sud possibilmente e priva di ristagni idrici.
  • La preparazione del terreno, nel rispetto del micro-sistema che racchiude la vita (primi 30 cm di terra).
  • La messa a dimora dei bulbi in stato vegetativo (dormiente), tra la metร  di luglio e lโ€™inizio di settembre.
  • Tra la metร  di ottobre e quella di novembre avviene la raccolta, di mattina e a mano unicamente, seguita dalla sfioratura, separazione dei tre stemmi dal fiore, anchโ€™essa fatta manualmente e lโ€™essiccazione, nellโ€™arco della stessa giornata.
  • Seguono poi 30 giorni di conservazione degli stimmi, durante i quali si fissa il profilo organolettico…

Momento fondamentale che determinerร  la qualitร  del prodotto finale, spiega Gianni.


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